Chronica Lisergica Sesta "Mi dai un reneeeeee????" la richiesta capziosa di un ricco gay spaccava i timpani dei viandanti nel bagno di casa mia..ah la privacy che cosa meravigliosa per i pappagallini di Umberto schivi al fuoco delle fionde dei pensionati antistanti,gente immatura i pensionati,ricevono un premio per essere riusciti a sopravvivere allo scadere di ogni due pleniluni,come può gente del genere capire il senso delle vertigini nauseabonde ad ogni pasto crudo che immeritato raggiunge il desio sempr'acceso,d'un rosso vivo? Chi frugali convivi d'anatre tartufate nelle viole s'appresta a comsumar ratto s'apprende ad un cor che presto smarrisce l'alma,la spoglia,le chiavi,ed il fatal spiro,alla cui presenza non lesina scongiuri la prossima buon anima del necroforo. Cipressi,convolvoli,corpose e turgide,tumide mosche tali oblii va cercando sussurrando dolci nevi alle nari lo padron mio,schivo egli agl'incontri coi munifici rappresentanti dell'ordine costituito; alla radio vedo i servi dei reietti eseguire contumelie,virgulti d'ira attecchiscono nell'orgoglio dei buoni difensori della legalizzazione dei cotton-flock,ammoniaca per tutti promette il buon sovrano e ben egli sa che sì seco trae lo buon popolo a lo bene instruito,avvezzo ed uso da millenni di paterna veglia di spranghe ,verghe e fucili acciocchè niuno in buona fede esca dalla grazia dello signore nostro e li suoi vicari ed esecutori in questa valle di lacrime. Panacea per i miei mali una herba miraculosa che villani ignorano e disprezzano essa solleva li mali da lo mio animo et lunga è la fila a la unica latrina pubblica de lo meo paese per gioire de lo sommo peccato,essa è locata nella torre della pubblica piazza,un gratioso scivolo reca a li ignoranti oziosi che ivi sostano concime per le loro aride teste,saliti li gradini in su li ginocchi [li piaceri de la vita vanno espiati anzi tempore] s'accede ad un loculo [nomignuolo appropriato per uno cesso si diviso pronunciollo],colà l'homini dabbene espletano senza indugiare li frutti de lo ventre,ma io in acconciata postura la accartoccio,l'avvicino alla foce di tutte le bestemmie e l'improperi mei e foco dolle,tosto discopertovi le guardie pongomi in arresto e dannomi uno confetto sì buffo,con l'imago di uno idraulico baffuto,seguentemente esse mi fanno leccare numero imprecisato di francobolli per chissà quale missiva e lesti fannomi accettare inusitate caramelle.